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Voglio cantare per la gente, per tanta gente.

È stato il primo pensiero istintivo, quello che ha tracciato una linea netta tra “provo a fare la cantante” e “io sono e voglio essere una cantante”.

L’inizio del limbo, dei vorrei ma non posso, un piede nella terra dei sogni, l’altro incastrato nella nuda e cruda verità.

È difficile, se ti va bene, altrimenti è impossibile ma non improbabile.

Sono sempre stata dedita alla musica, completamente piegata al suo volere, quasi come se fosse una specie di divinità per la quale bisogna sacrificare qualcosa, persino se stessi per meritare la gioia e la pace eterna.

Ho sempre pensato che suonare ovunque, nei pub, nelle cantine, ai matrimoni, alle feste del “Santo Patrono”, sarebbe stato il primo passo per dimostrare a me stessa e agli altri che la musica era il mio posto nel mondo, da nessun’altra parte mi avrebbero accolta, amata e capita se non nell’universo delle note, del suono, delle vibrazioni, del ritmo, del silenzio che è fondamentale come tutto il resto.

Rischio sempre. Rischio e basta da quando sono nata. Il silenzio.

Per tutti la mia “vita artistica” è iniziata nel 2010 con la vittoria ad “Amici”, io posso certamente ribattere asserendo che tutto è iniziato il 25 maggio del 1984 alle 11:50 di un venerdì, con il mio primo vagito, perché il destino esiste e le coincidenze pure! Hanno scandito, e continuano a farlo, tutta la mia vita sino ad oggi, e io amo percepirle intorno a me, ascoltarle, assecondarle, seguirle, un po’ come Alice e il Bianconiglio che quando decide di andargli dietro, abbandonando le sue paure, intraprende il suo viaggio nel paese delle meraviglie.

Essere qui – Boom Edition” contiene tutti i brani di “Essere qui” e quattro inediti: oltre al nuovo singolo “Mondiale”, ci sono “Incredibile voglia di niente”, “Nucleare” e “Inutile canzone”, quest’ultimo scritto dalla stessa Emma.

“Il titolo è una contraddizione, è ironico. Uno si aspetta una canzoncina e in realtà è una canzone di oltre 6 minuti, una storia profonda, la storia di uno sconosciuto che ho incontrato una sera in un locale, sono molto attenta alle storie degli altri”

Voglio cantare per la gente, per tanta gente.

È stato il primo pensiero istintivo, quello che ha tracciato una linea netta tra “provo a fare la cantante” e “io sono e voglio essere una cantante”.

L’inizio del limbo, dei vorrei ma non posso, un piede nella terra dei sogni, l’altro incastrato nella nuda e cruda verità.

È difficile, se ti va bene, altrimenti è impossibile ma non improbabile.

Sono sempre stata dedita alla musica, completamente piegata al suo volere, quasi come se fosse una specie di divinità per la quale bisogna sacrificare qualcosa, persino se stessi per meritare la gioia e la pace eterna.

Ho sempre pensato che suonare ovunque, nei pub, nelle cantine, ai matrimoni, alle feste del “Santo Patrono”, sarebbe stato il primo passo per dimostrare a me stessa e agli altri che la musica era il mio posto nel mondo, da nessun’altra parte mi avrebbero accolta, amata e capita se non nell’universo delle note, del suono, delle vibrazioni, del ritmo, del silenzio che è fondamentale come tutto il resto.

Rischio sempre. Rischio e basta da quando sono nata. Il silenzio.

Per tutti la mia “vita artistica” è iniziata nel 2010 con la vittoria ad “Amici”, io posso certamente ribattere asserendo che tutto è iniziato il 25 maggio del 1984 alle 11:50 di un venerdì, con il mio primo vagito, perché il destino esiste e le coincidenze pure! Hanno scandito, e continuano a farlo, tutta la mia vita sino ad oggi, e io amo percepirle intorno a me, ascoltarle, assecondarle, seguirle, un po’ come Alice e il Bianconiglio che quando decide di andargli dietro, abbandonando le sue paure, intraprende il suo viaggio nel paese delle meraviglie.

Essere qui – Boom Edition” contiene tutti i brani di “Essere qui” e quattro inediti: oltre al nuovo singolo “Mondiale”, ci sono “Incredibile voglia di niente”, “Nucleare” e “Inutile canzone”, quest’ultimo scritto dalla stessa Emma.

“Il titolo è una contraddizione, è ironico. Uno si aspetta una canzoncina e in realtà è una canzone di oltre 6 minuti, una storia profonda, la storia di uno sconosciuto che ho incontrato una sera in un locale, sono molto attenta alle storie degli altri”

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